di Maria Teresa Messidoro (*)
Nuova ondata di femminicidi in Messico. Nello Stato di Jalisco, nel 2022, 98 donne sono state assassinate, ma solo 17 casi sono stati registrati come femminicidio. Da gennaio di quest’anno, già 95 donne sono scomparse, secondo il Registro Nacional de Personas Desaparecidas y No Localizadas (RNPDNO); nel 2021 erano state 469.
“Que tiemble el Estado, los cielos, las calles Que tiemblen los jueces y los judiciales Hoy a las mujeres nos quitan la calma Nos sembraron miedo Nos crecieron alas. A cada minuto, de cada semana Nos roban amigas, nos matan hermanas Destrozan sus cuerpos, los desaparecen No olvide sus nombres, por favor, señor Presidente. Por todas las compas marchando en Reforma Por todas las morras peleando en Sonora Por las Comandantas luchando por Chiapas Por todas las madres buscando en Tijuana Cantamos sin miedo, pedimos justicia Gritamos por cada desaparecida Que resuene fuerte ¡Nos queremos vivas! ¡Que caiga con fuerza el feminicida! Yo todo lo incendio, yo todo lo rompo Si un día un algún fulano te apaga los ojos Ya nada me calla, ya todo me sobra ¡Si tocan a una, respondemos todas! Soy Claudia, soy Esther y soy Teresa Soy Ingrid, soy Fabiola y soy Valeria Soy la niña que subiste por la fuerza Soy la madre que ahora llora por sus muertas Y soy esta que te hará pagar las cuentas! Por todas las compas marchando en Reforma Por todas las morras peleando en Sonora Por las comandantas luchando por Chiapas Por todas las madres buscando en Tijuana Cantamos sin miedo, pedimos justicia Gritamos por cada desaparecida Que resuene fuerte ¡Nos queremos vivas! ¡Que caiga con fuerza el feminicida! ¡Que caiga con fuerza el feminicida! Y retiemble en sus centros la tierra Al sororo rugir del amor Y retiemble en sus centros la tierra Al sororo rugir del amor”
CANZONE SENZA PAURA Tremi lo Stato, il cielo, le strade, tremino i giudici e le corti, a noi donne oggi tolgono la calma, hanno seminato paura, ci sono cresciute ali. Ogni minuto, ogni settimana ci rubano amiche, ci uccidono sorelle, distruggono i loro corpi, li fanno sparire, non dimentichi i loro nomi, per favore, signor Presidente. Per tutte le compagne in marcia a Reforma, per tutte le ragazze che combattono a Sonora, per le Comandanti che lottano per il Chiapas per tutte le madri che cercano a Tijuana cantiamo senza paura, chiediamo giustizia gridiamo per ogni desaparecida, che risuoni forte, ci vogliamo vive! Cada con forza il femminicida! Io brucio tutto, spacco tutto, se un giorno un bastardo ti spegne gli occhi. Niente mi farà tacere, ormai ne ho abbastanza, se toccano una rispondiamo tutte! Sono Claudia, sono Esther e sono Teresa Sono Ingrid, sono Fabiola e sono Valeria, sono la bambina che hai preso con la forza, sono la madre che ora piange le sue figlie morte e sono quella che te la farà pagare! Per tutte le compagne in marcia a Reforma, per tutte le ragazze che combattono a Sonora, per le Comandanti che lottano per il Chiapas per tutte le madri che cercano a Tijuana cantiamo senza paura, chiediamo giustizia gridiamo per ogni desaparecida, che risuoni forte, ci vogliamo vive! Cada con forza il femminicida! E risuoni fin nelle viscere della terra Il sororale ruggito dell’amore… E risuoni fin nelle viscere della terra Il sororale ruggito dell’amore…
Foto e testi tratti da da https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=61077
Quante volte in questi anni mi sono ritrovata ad urlare la canzone con altre donne, in diverse piazze italiane (1)
Quante volte l’interpretazione di questa canzone ha risuonato per le vie di Ciudad de Mexico, San Salvador, Buenos Aires,… rimbalzando attraverso i social in tutto il mondo.
Quante volte ci siamo sentite forti, potenti, capaci di capovolgere il sistema patriarcale.
Poi però, come lampi, giungono notizie come queste:
La Red Nacional de Defensoras de México (RNDDHM) chiede giustizia per Brenda Jazmín Beltrán Jaime, integrante del collettivo Guerreras Buscadoras di Cajeme, nello stato di Sonora, assassinata il 17 luglio.
E la stessa Red Nacional de Defensoras de México comunica che l’attivista Luz Raquel Padilla Gutiérrez è morta il 19 luglio a Zapopan, nello stato di Jalisco, dopo essere stata aggredita e bruciata con l’acido alcuni giorni prima.
Tutto sembra crollare, le gambe tremano, la forza si indebolisce, mi sento disorientata.
Brenda cercava suo fratello Luis Heraldo, scomparso il 1 novembre 2018; da allora accompagnava le famiglie delle vittime di sparizioni.
Non è la prima volta in cui si attenta alla vita di attiviste in Sonora: è già successo a Gladys Aranza Ramos, appartenente al collettivo Guerreras Buscadoras di Sonora, privata di libertà nel luglio 2021 e successivamente assassinata.
E a Leticia Álvarez, appartenente allo stesso collettivo, sequestrata da un commando paramilitare per alcune ore a Hermosillo, Sonora, il 31 ottobre 2021.
Luz invece aveva già ricevuto diverse minacce di morte ed alcune aggressioni fisiche da parte di vicini che mal sopportavano la presenza di suo figlio undicenne affetto da autismo.
A suo figlio e ad altre persone diversamente abili Luz dedicava il proprio tempo e le proprie energie, collaborando attivamente con l’associazione Yo Cuido México, cercando di rendere visibile la cura e considerarla un lavoro ed un diritto, basato sulla mutua responsabilità di famiglia, società, mercato e Stato.
Nonostante le denunce presentate alle autorità statali, queste erano state ignorate, dichiara l’ Observatorio Ciudadano Nacional del Feminicidio (OCNF). Né Luz era stata inserita nel programma del braccialetto salva vita, che permette la geolocalizzazione della persona minacciata, in quanto le minacce ricevute non erano state considerate così gravi da giustificare il provvedimento.
Quando il 16 luglio Luz è stata bruciata con l’acido da quegli stessi vicini, ed è stata presentata denuncia presso il giudice di Jalisco, è incredibile che la linea investigativa adottata sia stata che Luz si fosse autolesionata, colpevolizzandola e rivittimizzandola. Luz presentava bruciature di terzo grado sull’80% del suo corpo; morirà qualche giorno dopo.
Non conoscevo ovviamente né Brenda né Luz, non so nemmeno la loro età: non conosco i loro sogni, la loro vita, il loro carattere. Ma posso immaginarle, farmene carico, aggiungendo il loro nome nelle strofe della canzone.
Sono Claudia, sono Esther e sono Teresa Sono Ingrid, sono Fabiola e sono Valeria,
Sono Luz e sono Brenda
Senza paura, senza farmi zittire.
Lo devo a Brenda e a Luz (2)
1. Questa canzone, interpretata da Vivir Quintana, e apparsa per la prima volta in you tube il 7 marzo 2020, è diventata immediatamente l’inno femminista contro i femminicidi che si verificano ogni giorno in Messico e nel mondo
2. Lo spunto per l’articolo proviene da qui https://im-defensoras.org/2022/07/alerta-defensoras-mexico-fallece-la-activista-luz-raquel-padilla-gutierrez-luego-de-ser-agredida-y-quemada-en-zapopan-jalisco/ , https://desinformemonos.org/es-reprobable-que-la-investigacion-culpabilice-y-revictimice-a-luz-raquel-ocnf/ , https://desinformemonos.org/exigen-justicia-para-brenda-beltran-defensora-asesinada-en-sonora/
*Vicepresidentessa Associazione Lisangà culture in movimento OdV
Cantare senza paura, in nome di Brenda e Luz, di Maria Teresa Messidoro, La Bottega del Barbieri, 9 agosto 2022, https://www.labottegadelbarbieri.org/cantare-senza-paura-in-nome-di-brenda-e-luz/
Comentários