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  • marco mosca

El Salvador: nuova proroga in agosto allo stato d’eccezione, con 50 mila detenuti in 5 mesi

Di Maria Teresa Messidoro (*)


La Asamblea legislativa di El Salvador il 16 agosto ha approvato la quinta proroga del régimen de excepción che sospende per altri 30 giorni alcuni diritti costituzionali, ufficialmente come meccanismo per combattere la violenza delle pandilla, esplosa a marzo di quest’anno. (1)

L’estensione fino al 18 settembre è stata votata dai deputati di Nuevas Ideas (il partito del Presidente Bukele), Gran Alianza por la Unidad Nacional (Gana), il Partido Demócrata Cristiano (PDC), ill Partido de Concertación Nacional (PCN) e i due deputati recentemente usciti dal partito tradizionale di destra ARENA. Il partito di opposizione FMLN ha votato contro, rifiutando l’accusa di appoggiare le pandilla e accusando il Governo di usare mediaticamente lo stato di eccezione per i propri fini.

Con questo régimen de excepción, si limita la libertà di associazione, si sospende il diritto di una persona ad essere debitamente informata dei propri diritti e del motivo dell’arresto, si proroga il periodo di detenzione preventiva da 72 ore a 15 giorni, si mantiene il regime speciale per l’acquisizione di beni e servizi da parte dello Stato, si permette alle autorità di interferire con la corrispondenza e l’uso dei cellulari di persone considerate sospette, si aumentano le pene per membri delle pandillas.

A metà agosto, su proposta del Movimiento de Víctimas del Régimen (Movir) de El Salvador, un gruppo di persone si è concentrato davanti al Congresso di El Salvador per esigere la liberazione dei propri familiari, definiti “vittime della dittatura di Bukele”, secondo loro ingiustamente arrestati, e di sospendere questo regime eccezionale. Non è la prima manifestazione, e non sarà certamente l’ultima.




In maggioranza donne, hanno cercato di entrare nel Congresso e consegnare le proprie richieste, ma sono stati bloccati dalla polizia. Non si sono registrati incidenti.




“Mio marito è stato prelevato con la forza da casa, ma lui non è delinquente, non ha precedenti penali, non ha la fedina sporca, semplicemente è stato additato come collaboratore delle pandilla” ha dichiarato a The Associated Press Virginia Guadalupe Solano López, 25 anni. José Alfredo Vega, suo marito, 26 anni, è stato arrestato nel comune di Jiquilisco, regione di Usulután, nella parte orientale del paese; con lui è stato arrestato anche suo fratello, entrambi sono pescatori e muratori. Molto probabilmente si trovano nel penitenziario di Izalco, ma di loro Virginia non ha notizie, non ha mai potuto incontrarlo. (2)

Secondo l’ultima relazione dell’ Observatorio Universitario de Derechos Humanos (OUDH), nel primi 100 giorni del régimen de excepción, sono state arrestate 47.789 persone, facendo aumentare esponenzialmente le denunce di violazioni ai diritti umani. Per Omar Serrano, vicedirettore dell’area di Proyección Social de la Universidad Centroamericana “José Simeón Cañas” (UCA) di San Salvador, da cui dipende il OUDH, “Lo stato d’eccezione è uno stato viziato; questo governo, corrotto, viola costantemente le norme giuridiche nazionali ed internazionali” (3)

Inoltre, questa ondata di catture, porta ad una sovrappopolazione delle carceri salvadoregne del 250%, peggiorando una situazione già precedentemente drammatica. L’80% degli arrestati sono uomini, una piccola percentuale, inferiore all’1%, appartiene alla comunità LGBT.

Sono migliaia le denunce per detenzioni arbitrarie: la Procuraduría de Derechos Humanos (PDDH) registra fino al 24 giugno 1673 denunce di detenzioni arbitrarie, l’organizzazione Cristosal 1941, 219 casi secondo l’IDHUCA, per un totale di 3833 denunce. Ed occorre tener presente che molti, per paura di rappresaglie, non denunciano pubblicamente gli arresti arbitrari dei propri familiari.

Ecco uno dei tanti messaggi inviati sui social




Sempre nella relazione dell’Observatorio, si segnala che il Movimiento de Trabajadores de la Policía informa che si sta imponendo agli agenti di sicurezza statale una quota giornaliera di detenzioni.




La foto è tratta da un articolo di El Faro, apparso a maggio 2022, e si riferisce ad un gruppo di donne che circondano un microbus, che trasportava dei reclusi del carcere La Mariona al Centro Judicial Isidro Menéndez, a San Salvador. https://elfaro.net/es/202205/ef_foto/26152/Las-mujeres-que-buscan-entre-el-R%C3%A9gimen.htm. Dallo stesso articolo è tratta la foto di copertina.


Sulle condizioni nei centri penitenziari, la PDDH ha denunciato di aver potuto entrare nelle carceri soltanto 107 giorni dopo la promulgazione dello stato di eccezione; i suoi dati parlano di almeno 255 denunce di violazioni dei diritti umani dentro il sistema penitenziario. Cristosal riporta la morte di 63 persone nei centri penitenziari, molti di essi presentano visibili segni di lesioni e torture.

Omar Serrano sottolinea che la metà dei detenuti hanno meno di 30 anni, ricordando che il problema delle pandilla è un problema sociale e così deve essere affrontato, non come un problema di sicurezza nazionale. Secondo l’ISNA, l’Instituto Salvadoreño para el desarollo integral de la niñez y adolescencia, fino all’11 maggio, si registravano 1145 arrestati tra i 12 e i 18 anni.

“Qualsiasi mega carcere venga costruito, non può risolvere il problema” ha affermato, facendo riferimento alla proposta di Bukele di costruire un grande centro penitenziario a Tecoluca, che potrebbe ospitare fino a 40 mila reclusi. Proposta successiva all’approvazione in marzo da parte dell’Asamblea Legislativa, a maggioranza a favore di Bukele, della Ley especial para la construcción de centros penitenciarios” che permette al Ministerio de Obras Públicas y Transporte (MOPT) di pianificare, disegnare e costruire carceri, espropriando terreni, associandosi a privati, comprando senza sottostare a regole di controllo statali. Per realizzare il mega carcere, un vero affare economico, sono già state espropriate centinaia di famiglie.(4)

Le proteste delle comunità locali sono già iniziate, convinte degli impatti negativi sia sull’ambiente che sul tessuto sociale della zona, al centro della regione di San Vicente (5)






1. Vedere in Bottega l’articolo El Salvador: violenza criminale e violenza di stato, di Maria Teresa Messidoro, 12 aprile 2022, https://www.labottegadelbarbieri.org/el-salvador-violenza-criminale-e-violenza-di-stato/




*Vicepresidentessa Associazione Lisangà culture in movimento OdV


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