Di Maria Teresa Messidoro, vicepresidentessa associazione Lisangà culture in movimento
Domenica 25 settembre, i familiari delle vittime innocenti catturate durante l’interminabile “Estado de Excepción”, si sono recati in Cattedrale per esigere una riunione con l’Arcivescovo Alas, chiedendogli la solidarietà con la richiesta di liberazione immediata degli innocenti catturati e di rispettare i Diritti Umani dei più di 50 mila catturati in questi mesi.
Il MOVIR, Movimiento de Victimas del Régimen, proprio in occasione della giornata del prigioniero, il 24 settembre, ha emesso un comunicato in cui si esprime una volta ancora un disperato grido di protesta di fronte alle palesi violazioni dei diritti umani durante questo stato d’eccezione.
Diceva Eduardo Galeano: “la giustizia è come il serpente, morde solo chi è scalzo”
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